Unihockey

Abbiamo creato questa pagina unicamente per le persone che non conoscono l’unihockey e che hanno l’intenzione di avvicinarsi in un qualche modo a questa disciplina affermatasi ormai quale terzo sport a livello nazionale. Chi fosse interessato si può rivolgere ad un indirizzo nei contatti.  L’unihockey è adatto per chi ha buona dinamicità e agilità soprattutto: la tecnica di base si impara subito e la si migliora allenandosi regolarmente anche con l’aiuto degli allenatori e dei compagni con maggior esperienza. L’unihockey (floorball, innebandy), sport esclusivamente da palestra nasce nelle università Canadesi quale complemento alla preparazione dei giocatori di hockey su ghiaccio e su prato ma si afferma subito fra tutti coloro che, negli sport citati, non riescono a raggiungere i massimi livelli dello sport d’élite, vuoi per i troppo incalzanti allenamenti da abbinare ai ritmi di studio, vuoi per eventuali carenze o limiti tecnici. L’Unihockey infatti colpisce per la sua semplicità; vi si arriva tanto facilmente perché bastano una qualsiasi palestra una maglietta un paio di calzoncini, scarpette, un bastone e una pallina. Oltre al materiale personale per le competizioni ufficiali servono porte e balaustre. La sua propagazione è dunque ancor più facile tra i giovanissimi poiché il materiale leggerissimo e l'”assenza” di gioco duro permettono di ridurre al minimo i pericoli di infortunio: sono vietati bodychecks, spinte, colpi di bastone, ecc. (regole). L’unihockey colpisce per la sua spettacolarità dovuta alla velocità d’esecuzione, alla tecnica individuale che va sempre più migliorando e a schemi tattici sempre più raffinati; maestri in questo senso sono svedesi che possono contare oltre che su un numero maggiore di praticanti, anche su una più grossa esperienza.